Partono i lavori del Lotto B in Valle d’Itria
4,6 km in più fino a Pineta Ulmo
Acquedotto Pugliese SpA e Regione Puglia comunicano la prosecuzione del cantiere avviato grazie al progetto Cyronmed (Rete Ciclabile del Mediterraneo) per rendere accessibili a bici e pedoni le piste di servizio dell’acquedotto.
Si era partiti nel giugno 2009, con l’approvazione dello studio di fattibilità e l’autorizzazione al progetto preliminare per un primo intervento dimostrativo sul Canale Principale attraverso la Delibera di G.R. nr.963, individuando la Valle d’Itria quale area “pilota”.
Nell’aprile 2014 veniva inaugurato il primo tratto di 10 km (Lotto A) da Figazzano (contrada tra i Comuni di Locorotondo e Cisternino) all’incrocio con la ex SS581 Martina Franca – Ceglie Messapica (vedi il progetto nella sezione risorse). Proprio da questo punto, lo scorso dicembre sono finalmente ripartiti i lavori con l’avvio del Lotto B, che estenderà la ciclovia di ulteriori 4,6 km fino alla località Pineta Ulmo (Ceglie Messapica).
Oltre alla sistemazione della pavimentazione naturale, l’adeguamento degli accessi e l’apposizione di segnaletica, verrà installato un “sistema conta biciclette”, costituito da una coppia di fotocellule, alimentate da un pannello fotovoltaico e consultabile via internet. I costi dell’opera, interamente sostenuti dalla Regione Puglia, sono pari a € 432.000,00 ed i lavori saranno ultimati entro il 2017. Questo il link al comunicato di Acquedotto Pugliese SpA.
Il Coordinamento dal Basso aveva già incontrato i tecnici di AQP nell’aprile del 2015 e discusso proprio del completamento degli interventi già programmati. Oltre al Lotto B, un ulteriore lotto di circa 6 km fino a Monte Fellone (Villa Castelli) era stato già individuato. Successivamente, il Piano Attuativo del Piano Regionale dei Trasporti 2015-2019 ha programmato altri interventi: verso sud fino a Grottaglie e a nord di Figazzano fino a Gioia del Colle (pur senza quantificare e garantire le risorse necessarie).
I ritardi nell’avvio del Lotto B, pur potendo contare su finanziamenti disponibili e progettazione definitiva già da tempo predisposta, hanno risentito di alcuni avvicendamenti interni ad AQP e soprattutto di lungaggini burocratiche per rilascio delle autorizzazioni da parte degli enti (Comuni, Provincia). Tempi infinitamente lunghi (32 mesi) per avviare un cantiere su un tratto che resta piuttosto limitato (soli 4,6 km).
In ogni caso una buona notizia, ma occorre un deciso cambio di passo ed un approccio differente per rendere accessibile in tempi ragionevoli i circa 500 km di ciclovia da Caposele a Santa Maria di Leuca.
Foto: Antonio Venza (Tulime Onlus).